Domani partono i saldi anche alla Spezia
In un periodo in cui l’incertezza regna sovrana, restano comunque degli approdi certi a cui fare riferimento per tornare a respirare un po’ di “normalità”. Uno di questi è senz’altro il periodo dei saldi invernali, che quest’anno inizieranno, in tutta la Liguria e quindi anche alla Spezia, mercoledì 5 gennaio. I saldi dureranno 45 giorni, fino a venerdì 18 febbraio.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, anche quest’anno lo shopping dei saldi interessa oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 119 euro, per un giro di affari di 4,2 miliardi di euro.
“La data di inizio dei saldi è meno frammentata rispetto agli scorsi anni e questa è una prima conquista – ha detto Simone Vezzoni, presidente Federmoda Confcommercio La Spezia -. A parte una paio di regioni che hanno cominciato prima, i saldi di fine stagione partiranno domani quasi in tutta Italia. La data unica ci permette di poter concorrere in maniera giusta con le regioni limitrofe, visto che molte province non liguri confinano con la nostra. Sono certo che i saldi invernali 2022 contribuiranno a spingere i consumi e a dare vigore al commercio, un settore fondamentale dell’economia regionale che deve essere sostenuto per aiutarlo a superare le difficoltà che ha provocato la pandemia del Covid-19. I saldi rappresentano per i consumatori una grande opportunità e per i commercianti la possibilità di porre in vendita le cosiddette rimanenze di stagione. Ci tengo a sottolineare che per quanto riguarda la piccola distribuzione la garanzia del prodotto esiste e viene assicurata anche durante i saldi. Si tratta della stessa merce che è stata in vendita fino ad oggi e non esistono canali di approvvigionamento diversi da questo. I saldi rappresentano inoltre un’eccezionale occasione anche per consolidare lo shopping sotto casa nei negozi di prossimità dove fiducia, relazione, servizio, prova e consegna istantanea unitamente al prezzo di saldo fanno propendere i consumatori per un acquisto nei punti vendita delle nostre città e dei nostri centri”, ha concluso Vezzoni.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
- Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
- Rispetto delle distanze:occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.
- Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.
- Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi
- Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione;
- Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente
Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi chiari e sicuri“, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.