Le nuove sfide del turismo con uno sguardo rivolto alla solidarietà e al benessere in un convegno promosso da Confcommercio La Spezia.

Il prossimo settembre alla Spezia si svolgerà il terzo raduno nazionale escursionismo del CAI, dove è previsto l’arrivo di cinquecento persone disabili, ma non ci saranno strutture in grado di ospitarli tutti. Porsi il problema di incentivare un turismo accessibile potrebbe caratterizzare positivamente il nostro territorio, far aumentare i profitti delle imprese e dare alla città un’immagine positiva di civiltà e accoglienza. Questo è quanto emerso nella tavola rotonda sulle prospettive del turismo, organizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia La Spezia il 24 febbraio in Sala Dante e inserita all’interno degli incontri della prima edizione de ‘Talent day La Spezia’.

Hanno partecipato all’incontro numerosi ospiti, tra cui gli alunni dell’indirizzo turistico dell’istituto Parentucelli-Arzelà, l’assessore al turismo Maria Grazia Frijia e lo scrittore Andrea Marrone in veste di moderatore. Tra i relatori erano presenti il direttore Generale presso Spezia e Carrara Cruise Terminal Daniele Ciulli, il presidente del Consorzio Cinque Terre Sciacchetrà e attivista slow food Heydi Samuele Bonanini, la presidente di condotta slow food Sandra Ansaldo, il presidente Cai La Spezia Alessandro Bacchioni,  il direttore del Conservatorio “G. Puccini” La Spezia Giuseppe Bruno, il professore e giornalista Egidio Banti e il presidente della Consulta disabili Mauro Bornia.

L’argomento del turismo accessibile è stato affrontato con il presidente della Consulta disabili Mauro Bornia e con il presidente del Cai La Spezia Alessandro Bacchioni. Il problema dell’accoglienza accessibile è un aspetto che potrebbe interessare potenzialmente tutti i cittadini:  siamo una popolazione che sta invecchiando e chiunque, giovane o meno, per una malattia o per un incidente potrebbe rimanere offeso, magari anche solo temporaneamente.

Su questo aspetto sta lavorando da tempo il Cai locale, impegnato a rendere accessibili i sentieri a persone diversamente abili e/o non vedenti. Sono riusciti a realizzare percorsi in mezzo alla natura per  persone in carrozzella, per non vedenti,  facendo gustare loro i salutari effetti di una passeggiata nella natura. Un’esperienza che, come dice la medicina più recente, fa bene alla salute fisica ma, soprattutto, a quella mentale. “Il nostro sogno” ha confessato Alessandro Bacchioni “era fare della nostra provincia la capitale italiana dell’escursionismo, adesso è quello di divenire la capitale dell’escursionismo  solidale”

Di salvaguardia, valorizzazione del territorio e di accoglienza ha parlato anche Heydi Samuele Bonanini, presidente del Consorzio Cinque Terre Sciacchetrà e attivista  di slow food. Ha portato a nuova vita i terreni di famiglia, affacciati sul crinale delle Cinque Terre. Ha poi costruito un’azienda agricola che oltre a coltivare vitigni di pregio ha aperto le porte a disabili, immigrati e carcerati. Con il suo impegno è riuscito a coniugare lavoro, crescita del territorio e solidarietà. Per la sua opera è stato scelto dallo Slow Food tra i cinque Food Heroes come testimone della ‘Settimana della cucina Italiana nel mondo’.

Nella sua panoramica espositiva Heydi è stato accompagnato dalla presidente della condotta Slow Food della Spezia Sandra Ansaldo “Lo Slow Food sostiene un cibo buono, pulito e giusto per tutti. Il viaggio può essere uno strumento utile a questi obiettivi, educando alla biodiversità, all’incontro con le comunità locali, custodi di tradizioni e di salvaguardia della sostenibilità del loro territorio. Il turismo può essere anche una rispettosa immersione nei luoghi, lentamente viaggiare , dunque, con viaggi di scoperta e di rigenerazione, tra natura e tavole conviviali ,nel racconto di chi produce e vive cibo e territorio” ha sottolineato Sandra Ansaldo.

Durante la tavola rotonda si è parlato di turismo a 360 gradi, toccando anche il turismo culturale.

L’offerta di spettacolo (musicale o altro) deve essere di livello eccellente, in modo da attrarre un tipo di pubblico anche con grande capacità di spesa, che normalmente durante l’estate si sposta tra Bregenz, Salisburgo o Spoleto”. Un esempio potrebbe essere il Lerici Music Festival o il Festival paganiniano di Carro o Spoleto” ha chiarito il direttore del Conservatorio ‘G. Puccini’ La Spezia, Giuseppe Bruno. “Un altro aspetto del turismo culturale riguarderebbe invece la possibilità di attrarre Università all’estero (soprattutto americane), ma anche altri tipi di scuole che possono trovare il nostro territorio ideale per una Summer school”.

La panoramica sul turismo non poteva non trattare del turismo crocieristico che con le sue settecentomila presenze nell’anno 2022 alla Spezia si attesta come una realtà sempre più rilevante.

“Di quest’ondata” ha osservato il direttore del Terminal Crociere, Daniele Ciulli, “solo il 30% ha partecipato ad escursioni organizzate dalle navi, il 60% va in escursione libera e il 10% rimane sulla nave.”

Questi dati devono sicuramente farci riflettere per le ripercussioni che una tale affluenza di turisti potrebbe portare a beneficio delle attività economiche e del territorio.

“Dopo questo risultato” ha proseguito Daniele Ciulli, “il primo obiettivo del Terminal Crociere è creare valore per la comunità locale, lavorando sulle eccellenze, differenziando e destagionalizzando l’offerta. Un altro importante obiettivo è la sostenibilità del turismo crocieristico, un waterfront a basso impatto ambientale e la riduzione delle emissioni”

Per coniugare turismo e benessere nella riflessione non poteva mancare uno sguardo sul turismo dello spirito insieme al professore e giornalista Egidio Banti che ha sottolineato come questo tipo di turismo “continui a rappresentare una mèta importante per le persone e per le famiglie. Sono sempre più numerosi quanti, da soli o in piccoli gruppi, decidono di utilizzare le proprie vacanze per visitare luoghi di fede. Questo avviene spesso anche per persone non credenti, come si è verificato anche la scorsa estate per il Cammino di Santiago”.

Come altri territori in Italia, anche il nostro può offrire interessanti mète dello spirito. Basti ricordare la selvaggia e mistica isola del Tino con la storia di San Venerio e i resti del suo monastero. Che dire poi “dell’insieme caratteristico e straordinario dei cinque santuari mariani, quelli che sovrastano appunto le Cinque Terre: uno per ciascuna località, volti idealmente a guardare il mare” come ha citato Egidio Banti. Tra qualche anno poi ricorrerà  l’ottocentenario della morte di San Francesco e non tutti sanno che a Sarzana abbiamo uno tra i primi monasteri, costruito probabilmente con San Francesco ancora in vita. La città della Spezia inoltre ha avuto vari presidi francescani. Una testimonianza fra tutte l’ex convento di San Francesco il grande, uno degli edifici religiosi più importanti della città, racchiuso dentro le mura dell’Arsenale. Altro luogo significativo la bellissima Chiesa del Sacro Cuore, sede per molti anni  dei frati Capuccini, dove ha abitato anche Padre Dionisio, fondatore del Sorriso francescano.

A questo punto non ci resta dunque che lasciarci inebriare dalla famosa ‘sindrome di Stendhal’ che è “frutto proprio di quella particolare emozione che i luoghi dello spirito, o comunque quelli di particolare bellezza, talora inducono nelle persona” ha concluso Banti.

 

 

Giorgia Caporilli

Responsabile settore lavoro Confcommercio La Spezia