Confcommercio incontra i candidati sindaco di Sarzana, sul tavolo undici punti di discussione sul futuro della città.

 

Confcommercio La Spezia, nell’esercizio del proprio ruolo di rappresentanza di una importante componente economica e sociale del territorio, intende offrire il proprio contributo di idee e proposte ai protagonisti del prossimo confronto elettorale che vedrà impegnati i cittadini di Sarzana nella scelta dei loro amministratori per i prossimi cinque anni. Per questo motivo il direttore di Confcommercio La Spezia Roberto Martini e il consiglio direttivo di Confcommercio Sarzana hanno incontrato nei giorni scorsi nel corso di due colloqui separati i due candidati sindaco Renzo Guccinelli e la sindaca uscente Cristina Ponzanelli.

“Ringraziamo i candidati per la presenza e la disponibilità a un confronto con noi. In questi anni il buon rapporto tra associazioni e le amministrazioni ha permesso di fare gioco di squadra per il bene di Sarzana. Auspichiamo che anche con la futura giunta venga istaurato un dialogo di reciproca collaborazione e sostegno. Confcommercio Imprese per l’Italia La Spezia è presente sul territorio e disponibile a portare avanti il proprio ruolo come parte attiva nelle decisioni, in concerto con le altre realtà. “ ha dichiarato Alessandro Pontremoli, presidente di Confcommercio Sarzana.

“Ringrazio innanzitutto Confcommercio per l’opportunità di sederci intorno a un tavolo a dialogare insieme. – ha esordito Renzo Guccinelli – La politica non deve dimenticare che l’unico modo per trovare soluzioni è collaborare con chi è presente sul campo ogni giorno e conosce la realtà concreta.”

Dello stesso parere anche Cristina Ponzanelli. “L’invito di oggi mi dà l’opportunità di affrontare molti temi di cui ci siamo occupati insieme in questi anni e su cui c’è tanto ancora da lavorare, per questo ringrazio l’associazione, sempre d’aiuto e alleata.”

Durante gli incontri, Confcommercio ha presentato undici spunti di discussione che necessitano di attenzione e intervento immediato, riassunti nei seguenti punti:

  1. Un nuovo piano del commercio e l’intesa con le associazioni per favorire aperture di qualità nel centro storico.

Al primo posto va inserita la definizione di un piano del commercio, fermo da troppi anni. Le nuove aperture costituiscono un’occasione di crescita per l’economia e l’attrattività di Sarzana, ma solo se sono di qualità. Il target di attività a cui puntare è quello medio-alto, andando a limitarne altre in determinate zone che purtroppo molto spesso sono legate al sommerso e all’illegalità. In questo senso la strada da intraprendere è quella delle intese tra associazioni, Comune e Regione.

“Non possiamo negare che Sarzana abbia perso la sua attrattività e che il settore del commercio stia vivendo una crisi, rifiutare la realtà non serve a risolvere i problemi. – ha detto Guccinelli – Sul piano del commercio dobbiamo ritornare a programmare con un metodo certo, ovvero l’ascolto continuo delle istanze portate dalle associazioni di categoria. Non può esistere un comune che non programma un piano del commercio, perché è dai programmi che si mettono in campo azioni concrete.”

“Esiste un vecchio piano del commercio al giorno d’oggi superato, vogliamo formularne uno nuovo che guardi in previsione ai prossimi 10-15 anni. – ha risposto Ponzanelli – Per quanto riguarda i negozi di qualità, abbiamo visto delle aperture recenti nonostante le difficoltà legate al covid. La strada da fare è tanta, ma imprescindibile, in quanto la qualità è strettamente legata alla sopravvivenza del singolo commerciante e del tessuto commerciale sarzanese.”

  1. Fondi sfitti nel comune.

Negli ultimi anni sono aumentati in maniera progressiva i fondi sfitti all’interno del comune, soprattutto nell’area del centro storico. Attualmente sono quasi un centinaio e costituiscono un’opportunità non sfruttata. Confcommercio propone diverse soluzioni per un cambio di rotta, a partire dal taglio o l’esenzione di imposte quali IMU e TARI per quei proprietari che scelgono di affittare i fondi a prezzo calmierato; fino a ripensare intere vie come spazi a disposizione di giovani artisti. Tali misure devono andare di pari passo all’attrattiva della città, così da creare la certezza nei commercianti che valga la pena investire su Sarzana.

Risponde Ponzanelli: “Ben vengano gli incentivi, ma non cadiamo nelle facili fandonie di chi racconta di togliere la TARI o altre imposte per anni. L’intervento che possiamo attuare è quello di aiutare con esenzioni o sgravi fiscali specifiche categorie per un determinato lasso di tempo. Individuare queste categorie sarà un compito da svolgere insieme alle associazioni. Siamo in contatto anche con realtà quali Conservatori e Università per rendere Sarzana un polo di cultura.”

“Il tema dei fondi sfitti merita un piano straordinario. – sostiene invece Guccinelli –  Sarzana da salotto elegante si è trasformata in un salotto disordinato. Sono favorevole a incentivi e affitti a prezzo calmierato, come ritengo che non tutti i fondi dovranno per forza essere adibiti a una sistemazione commerciale, possiamo destinarli anche allo sviluppo della arti, dei mestieri e delle professioni storiche che la città offre.”

  1. Regole certe per il mercato del Giovedì.

Riteniamo necessario rivedere il piano delle aree e di conseguenza la creazione di un nuovo regolamento che preveda controlli puntuali sul rispetto delle regole. Assistiamo attualmente a una giungla per quanto riguarda gli orari di arrivo e partenza dei singoli ambulanti, ognuno fa come vuole. Identica situazione si riscontra per gli spazi occupati dei banchi, con allargamenti impropri che rappresentano prima di tutto un pericolo per la sicurezza.

“Vorrei sottolineare un aspetto primario, quello della sicurezza. – spiega Guccinelli – Al giorno d’oggi un’ambulanza o un mezzo di soccorso non riuscirebbe a passare tra i banchi in caso di emergenza. Questo accade perché si è permesso a molti di fare ciò che volevano, di allargare il proprio spazio a disposizione. Gli interventi per modificare tutto ciò possono essere messi in campo da subito, in quanto si tratta di dare regole semplici che negli altri mercati esistono già, ad esempio delimitare le aree con pittura o fermi e implementare il sistema dei controlli.”

Diversa la visione di Ponzanelli “Sono consapevole delle problematiche del mercato del giovedì e condivido l’urgenza nel delineare nuove regole. In questo senso la direzione da intraprendere è quella di far partecipare in maniera attiva gli ambulanti alla creazione di un regolamento condiviso, perché credo che contribuire a far nascere delle norme spinga poi anche a rispettarle e difenderle.”

  1. Calendario di eventi di qualità propedeutici alle attività commerciali, rimettendo al centro eventi già esistenti quali ‘Soffitta nella strada’, ‘Mercato dell’antiquariato’ e “Festival della Mente”.

Queste iniziative hanno contribuito a rendere Sarzana un vero e proprio gioiello per chi la abita e per i visitatori di tutto il mondo. Il mercato dell’antiquariato inoltre si è fatto volano di un introito economico a beneficio non solo della categoria degli antiquari, ma di tutto il commercio. Ritorniamo a valorizzare questi eventi con la voglia e la lungimiranza di aggiornarli e renderli attuali anno dopo anno.

“Dopo l’era covid riprendere queste iniziative a pieno regime è una bella sfida e stiamo agendo in questa direzione, il mio intento è di proseguire questo operato con la partecipazione di espositori e ospiti di qualità. Nel panorama complessivo non abbiamo mai mollato e non vogliamo rinunciare ai nostri eventi fiore all’occhiello.”  ha detto Ponzanelli.

“La parola chiave è puntare sulla qualità e l’unicità dei prodotti del nostro territorio. – ribatte Guccinelli – Pensiamo ai formaggi, al miele, ai vini e ad altri prodotti non culinari che i turisti vengono di persona a cercare. Ultimamente ho visto proporre negli eventi di Sarzana prodotti di qualità discutibile o provenienti da altre regioni, il rischio da scongiurare è che si crei una generalizzazione dell’offerta e non si dia più motivo ai visitatori di scegliere Sarzana piuttosto che Roma, Milano, Bari o altre città. Infine rilanciamo le manifestazioni come il Festival della Mente non come eventi annuali, ma appuntamenti mensili che le persone conoscono e scelgono.”

  1. Modifiche alla viabilità e ai parcheggi.

Le modifiche più urgenti riguardano il numero di parcheggi nelle aree limitrofe al centro storico. Inoltre pensiamo sia improrogabile un intervento nell’area di sosta di Porta Parma, l’asfalto dissestato e le radici degli alberi sono un altro motivo di rischio alla sicurezza delle auto e ancora di più dei motoveicoli.

“I parcheggi sono uno dei tasti dolenti di Sarzana, vanno rimessi a nuovo e in alcuni casi ripensati totalmente. Uno su tutti è il parcheggio adiacente a Porta Parma, è mia intenzione trasformarlo in un parcheggio a due piani, implementando i posti di posteggio disponibili ed eliminando i rischi per la sicurezza. Non è un’utopia, anzi è facilmente ipotizzabile se pensiamo che attualmente il parcheggio è già interrato rispetto al livello stradale. Dobbiamo mettere in campo anche una politica che miri a raddoppiare la Variante.” ha dichiarato Guccinelli.

“A settembre 2024 terminerà la convenzione parcheggi con la società che se ne occupa e abbiamo già in cantiere diversi progetti di rivoluzione della viabilità. Fondamentale sarà introdurre la sosta gentile nel centro storico, l’integrazione della sosta in caso di ritardi, il rifacimento del parcheggio di Porta Parma, dell’area dietro alla stazione degli autobus e della zona della Pubblica Assistenza. Stiamo progettando anche una digitalizzazione della sosta, l’idea è di fornire un’app, collegata a una piastrina sotto l’asfalto, che in tempo reale fornisca al cittadino le informazioni su quali e quanti parcheggi sono liberi. Prima di tutto bisognerà tuttavia lavorare al nuovo bando per l’affidamento dei parcheggi e sono convinta sia possibile farlo solo attraverso la collaborazione di tutti” commenta Ponzanelli.

  1. Sinergia con gli altri comuni della Val di Magra e non solo per elaborare progetti unitari di accoglienza turistica, con un occhio di riguardo al turismo culturale.

Dobbiamo abbandonare una visione settoriale divisa in comuni per ripensare a un turismo ad ampio raggio. Le previsioni di turisti per i prossimi anni sono incoraggianti, Confcommercio è a disposizione per elaborare un piano di accoglienza turistica condivisa. Presentare il nostro territorio come compatto e un marchio di affidabilità comporterà benefici economici, sociali e culturali.

“Sono sempre stata aperta all’intesa con tutti i comuni della Val di Magra per progetti di accoglienza turistica. Estendendo lo sguardo alla provincia, Sarzana con l’introduzione di linee ferroviarie dirette è diventata la porta delle Cinque Terre. In questi cinque anni abbiamo sempre puntato anche sulla valorizzazione del patrimonio culturale interno, penso ai monumenti, ai musei, alle mostre organizzate nella Fortezza Firmafede. E’ mia intenzione rinnovare tutto ciò e implementarlo, ad esempio vincendo un bando regionale che ci consentirebbe di trovare fondi per il restauro dei nostri monumenti” ha dichiarato Ponzanelli.

“Ottimo il collegamento ferroviario tra Sarzana e le Cinque Terre, ma non può rimanere un progetto isolato e di soli due treni al giorno, rendiamolo definitivo. Guardiamo poi insieme agli altri comuni a un’opportunità turistica non sfruttata: la via Francigena. Sarzana può diventare una meta importante per il turismo religioso, costruendo un ostello del pellegrino e collaborando con il Museo diocesano. Sbaglia chi pensa al turismo come un comparto unico, è diviso in varie nicchie e Sarzana ha la capacità di intercettarne molte in virtù della sua posizione strategica tra mare e montagna. Ho in progetto di collegare tra loro anche le tre grandi aree del comune: il centro storico, la Variante e Marinella. Le attività di queste zone devono collaborare tra loro e spingere i visitatori a spostarsi nel resto del territorio.”

  1. I problemi del settore turistico – ricettivo.

E’ da limitare il fenomeno dell’abusivismo extralberghiero che costituisce una concorrenza sleale per gli imprenditori onesti del settore. Occorrono interventi anche per quanto riguarda l’imposta di soggiorno, l’importo è da regolamentare in concerto con i rappresentanti della categoria per evitare rialzi improvvisi o a stagione già iniziata. Infine la concertazione con le associazioni deve proseguire sulla spesa delle somme incassate con la tassa e sul contrasto all’evasione.

“Girarci attorno non serve… a Sarzana c’è del sommerso e questo danneggia tutti. In questo voglio aprire un dialogo con le associazioni per mettere un freno. Gli strumenti e le leggi regionali per farlo ci sono, deve però esserci anche la volontà della politica locale nell’applicarli al territorio. Un primo intervento sarebbe necessario nel censire la fetta di alloggi illegali, un dato facilmente ricavabile dal confronto con le informazioni che possiede il comune e gli annunci sulle piattaforme che fanno da intermediari tra proprietari e affittuari” sostiene Guccinelli.

Ribatte Ponzanelli  “Sarzana soffre molto l’abusivismo nel settore extralberghiero, banalmente basta fare un incrocio di dati tra le prenotazioni nelle strutture e l’effettivo numero di visitatori. Servono interventi mirati e concordati con le associazioni, da parte mia c’è piena disponibilità a parlarne tutti insieme”

  1. L’area di Marinella.

L’area di Marinella ha bisogno di interventi urgenti come un nuovo piano demaniale, una regolamentazione e rivoluzione sulle spiagge libere e i parcheggi. Nelle spiagge poi è da implementare la rimozione dei rifiuti e del legname spiaggiato.

“Durante questi cinque anni ho messo in campo degli interventi per restituire dignità all’area di Marinella. E’ in corso il progetto per la riqualificazione del borgo, i lavori per mettere in sicurezza l’area del torrente Parmignola, facendola uscire dalla classificazione come zona rossa e così consentire lo sviluppo del progetto nell’ex colonia Olivetti. Contemporaneamente stiamo lavorando a un sistema di incanalazione dell’acqua piovana in eccesso per evitare altri allagamenti della piana. Se non avessimo lavorato su quello adesso saremmo ancora al punto di partenza disastroso degli anni precedenti, sono convinta che negli anni futuri potremmo fare ancora tanto, guardando anche alla nostra spiaggia” ha concluso la sindaca uscente Cristina Ponzanelli.

Conclude anche Guccinelli: “Sono favorevole al mantenimento della spiaggia libera, ma non com’è gestita attualmente. Il panorama presente vede grande incertezza e confusione, ma soprattutto poca trasparenza. Occorre che si definisca la linea demaniale e si introducano servizi già presenti nel resto della provincia. Dall’altro lato la piana di Marinella deve rimanere ad uso agricolo e una grande distesa di verde. Evitiamo di ripetere i pasticci del passato come la confusione sulla frazionabilità della piana, con due pareri contrapposti all’interno della stessa amministrazione, ci vogliono delle certezze.”

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