Le aziende dopo la pandemia, la guerra e l’aumento delle materie prime, l’analisi degli Enti Bilaterali Terziario e Turismo.

Si è svolta oggi nella sede di via Fontevivo La Spezia – Sala Barilli l’illustrazione dei risultati dell’ultima ricerca commissionata dagli Enti Bilaterali Territoriali del Terziario e del Turismo della provincia della Spezia sulle imprese ed i lavoratori del settore commercio e turismo.

La spinta più importante alla realizzazione della ricerca è stata quella di verificare lo stato di salute delle aziende del territorio dopo un lungo periodo di difficoltà rappresentato dalla pandemia, dalla guerra e dall’aumento delle materie prime. Si tratta di un’attività di ricerca che ha visto tre fasi d’indagine, sviluppate dal maggio 2022 al marzo 2023.

La prima fase ha riguardato l’analisi di contesto, sia in termini di quadro generale che evolutivo. Le tematiche principali indagate sono state, per il settore turismo, il mercato e la struttura dell’offerta, mentre per il settore terziario l’andamento demografico ed un quadro della GDO. Per entrambi i settori invece sono state analizzate le dinamiche imprenditoriali e occupazionali.

La seconda fase di ricerca è stata realizzata sul campo, attraverso la somministrazione di un questionario d’indagine, da parte di operatori, a un campione significativo e rappresentativo di imprese del commercio al dettaglio e del settore turistico.

La terza fase di ricerca, quella più innovativa in tale contesto, è stata realizzata attraverso la somministrazione di un questionario di indagine online a un campione significativo e rappresentativo di lavoratori del commercio al dettaglio e del settore turistico.

 

I dati.

Il quadro generale che emerge vede l’economia provinciale come fortemente terziarizzata, i 2/3 di questa sono costituiti da imprese del settore terziario. Inoltre su 86mila occupati nella provincia, i 3/4 lavorano nel terziario o nel comparto turistico. Soprattutto nel turismo, sebbene gli effetti negativi della pandemia siano stati ampiamente recuperati, rimane l’incertezza dei contratti per lo più stagionali. Attualmente le imprese turistiche in provincia sono 539, classificabili come microimprese, infatti il 98% non supera i nove dipendenti. Nell’ambito della ricezione crescono le strutture extralberghiere (case vacanze, b&b, ostelli, resort ecc) che segnano il 70,7% contro il 29,3% degli alberghi, e si registra la difficoltà di fare rete con gli altri attori del settore. Dal punto di vista delle presenze, il 63% dei visitatori nella provincia spezzina è straniero, con un picco del 90% nelle Cinque Terre. Un dato notevole che si assesta a 20 punti percentuali in più rispetto alla presenza di visitatori stranieri in Liguria.

Rimane la difficoltà nel reperimento del personale, 2 imprese su 3 non trovano figure da assumere e l’85% dei datori di lavoro sostiene che la prima causa sia la mancanza di candidature. La ricerca degli Enti Bilaterali ha tenuto conto per la prima volta anche delle opinioni dei lavoratori, rilevando come il 33% del campione selezionato reputi fondamentale la formazione, a seguire troviamo un miglioramento dei contratti e un ripensamento degli orari di lavoro.

Spostandoci al commercio, le imprese in provincia sono 4300 e la maggior parte (2.754) sono microimprese (il 98% non supera i nove dipendenti) comprese nel settore commercio al dettaglio (Cod. Ateco G47). In termini percentuali il commercio al dettaglio rappresenta il 64% di tutte le imprese del commercio in provincia della Spezia. Dal 2020 al 2022 (periodo Covid e post pandemia) il commercio spezzino ha perso il 4,4% delle imprese del settore. Una diminuzione più accentuata nel comparto del commercio al dettaglio che ha perso il 4,9% delle imprese. In dieci anni (2012-2023) la popolazione della provincia della Spezia è diminuita del 3,6% , un dato significativo se rapportato alla grande distribuzione organizzata (ipermercati e grandi magazzini): in termini di superficie gli ipermercati in provincia della Spezia coprono il 32,6% dell’intera Liguria, che è il dato più elevato di tutte le province.

Infine nel reclutamento del personale è ancora il passaparola, declinato nelle varie forme, il prevalente metodo di ricerca del personale da parte delle imprese del commercio al dettaglio in provincia della Spezia. Seguono CPI e società di selezione. Più arretrate le scuole ed il modo delle reti associative.

 

“Conoscere le esperienze vissute, le speranze accese dalla ripresa e soprattutto analizzare le posizioni dei lavoratori e quelle dei datori di lavoro costituisce una premessa utile e indispensabile per presentare scenari futuri sui quali poter intervenire. – dichiara il presidente dell’Ente Bilaterale del terziario Sergio Camaiora – Compiti istituzionali dell’Ente, oltre a promuovere la sicurezza sui posti di lavoro, sono proporre una formazione utile e rispondente alle esigenze del mercato di oggi, finalizzata a migliorare l’offerta attraverso un lavoro più qualificato e favorirne l’incontro con la domanda di posti di lavoro. Con questa ricerca confidiamo di poter offrire agli operatori economici e ai lavoratori delle imprese del terziario, uno strumento per rendere più moderna, più attrezzata, più accogliente l’offerta commerciale della nostra provincia nonché maggiori possibilità di lavoro.”

 

“Crediamo che questo lavoro possa essere un’utile riflessione e un oggetto di discussione sul modello di sviluppo cui la nostra comunità punta in un ambito cosi importante per l’economia di tutta la nostra provincia.” ha concluso il presidente dell’Ente Bilaterale del turismo Mirko Talamone.

Dopo l’esposizione dei dati della ricerca è seguita una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Elisabetta Garbarino, Servizio Osservatorio MdL, Migranti e IVC delle Competenze – Alfa Liguria; Roberto Peccenini, Dirigente tecnico MIUR – Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria; Stefano Spinelli, Funzionario camerale coordinatore territoriale Camera di Commercio Riviere di Liguria; Emanuele Moggia, Vice Presidente Parco Nazionale delle Cinque Terre; Paola Sisti, Sindaco di Santo Stefano di Magra; Pierluigi Peracchini, Presidente della Provincia della Spezia.