IA e antropologia, presentato al BookPride di Genova il nuovo saggio di Filippo Lubrano. Domenica la presentazione a Taiwan
Il presidente di Giovani Imprenditori di Confcommercio La Spezia Filippo Lubrano ha presentato il suo nuovo libro “Antropologia per Intelligenze Artificiali” alla quinta edizione di Book Pride, la fiera nazionale dell’editoria indipendente italiana che si è svolta dal 6 all’8 ottobre a Palazzo Ducale a Genova.
Il saggio, edito da D Editore, è di tipo culturale, ancor prima che antropologico, e confronta i diversi tipi di mindset, e quali sono le implicazioni dei differenti retroterra in termini di innovazione nel corso della storia, in particolare in questo momento storico con l’ondata di IA generative e non. Un focus particolare è sul confronto, teorico e condito di aneddoti sul campo, tra il mondo dell’innovazione della Silicon Valley e quello di stampo cinese. ChatGPT, Midjourney, Dall-E. Senza preavviso, il pubblico mainstream è piombato in una nuova era: quella delle Intelligenze Artificiali. Ma mentre il mondo affronta la rivoluzione delle macchine intelligenti, gli esperti si trovavano già da tempo di fronte a una serie di sfide che vanno oltre la tecnologia stessa. I pregiudizi e i bias che affliggono le IA non sono semplicemente il risultato di algoritmi imperfetti, ma riflettono le peculiarità culturali delle società. Come possiamo affrontare questi problemi? Come possiamo creare intelligenze artificiali più etiche, inclusive e culturalmente consapevoli? E soprattutto, di quale cultura le macchine devono avere consapevolezza?
“Ho iniziato a scrivere questo saggio nel 2020, nel periodo covid e nel momento in cui iniziavano ad affacciarsi queste tecnologie – ha spiegato l’autore Filippo Lubrano -. Ho voluto mettere a sistema quella che era la mia esperienza sul campo e di studio, mettendo a confronto il mondo occidentale e quello orientale. Ho visto che sul mercato non esisteva nulla di questo genere e quindi ho pensato potesse essere un taglio interessante confrontare questi due mondi, per rendere edotti e consapevoli gli utenti rispetto al fatto che quello che vediamo nel digitale è solo la punta di un iceberg, ma sotto ci sono sistemi differenti. Realtà che non vediamo come quella cinese e quella israeliana”. Lubrano in precedenza ha scritto due romanzi. Questo è il suo primo saggio: “Credo che abbia particolarmente senso allargare lo spettro della nostra visione che talvolta è un po’ antropocentrica nei confronti dell’intelligenza artificiale – prosegue il presidente dei giovani imprenditori Confcommercio -. Una visione che dall’altro lato è un po’ ‘occidentocentrica’. Ritenevo dunque necessario rimettere un po’ in scala il fatto che oltre alla Silicon Valley e all’Europa c’è dell’altro. C’è tutto il resto del mondo che sta crescendo e vale la pena iniziare a comprendere quella tipologia di innovazione che poi arriverà, prima o poi, anche in casa nostra”.
Dopo la presentazione a Genova, la settimana prossima Filippo Lubrano presenterà il saggio a Taipei a Taiwan, in un evento organizzato dal Consolato Italiano locale: una conferenza nell’esatto centenario della nascita di Italo Calvino dal titolo “IA e fantasmi”. Lubrano introdurrà l’argomento a partire dalla celebre opera “Cibernetica e fantasmi” del ’67 in cui Calvino di fatto anticipava lo sviluppo di ChatGPT e sorelle.
“Taiwan è un polo fondamentale in questa economia geopolitica, in quanto principale produttore, a livello mondiale, di cip e semiconduttori – ha aggiunto Lubrano -. Avere l’onore di presentare lì il mio saggio, per altro nel giorno esatto del centenario dalla nascita di Calvino, che per me è stato un grande punto di riferimento, rappresenta il coronamento del mio lavoro”.
Seguirà a novembre un programma di presentazioni tra Milano, Roma, Firenze e ovviamente a Spezia.
Il libro è attualmente ordinabile sul sito dell’editore, e nelle librerie.