Compra originale. Made in Italy? Sì grazie! Il Vademecum di Federazione Moda Italia – Confcommercio per la Giornata del Made in Italy
La Spezia. 15 aprile 2024 – Un vademecum per le aziende e i consumatori per un acquisto sempre più consapevole. È quello messo a punto da Federmoda di Confcommercio in concomitanza con la prima Giornata nazionale del Made in Italy che si celebra oggi, lunedì 15 aprile 2024.
L’intento di Federazione Moda Italia-Confcommercio è valorizzare il Made in Italy e contrastare, al contempo, il fenomeno della contraffazione con dieci consigli pratici ai consumatori per evitare di cadere in tentazione verso un acquisto non consapevole e solo apparentemente a buon mercato.
Il vademecum, dal titolo «Compra originale. Made in Italy? Sì, grazie! Compri falso? No perchè…», ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e l’inserimento nel calendario delle iniziative di rilievo nazionale pubblicato sul sito del MIMIT.
Puoi scaricarlo e leggerlo qui.
“È importante collaborare per contrastare il falso a ogni livello, partendo dalle abitudini di acquisto dei consumatori, che non sempre, comprando un prodotto contraffatto – magari di importo molto contenuto – hanno piena consapevolezza delle conseguenze di questa azione in termini di sostegno alla criminalità, sfruttamento della manodopera, elusione ed evasione fiscale, concorrenza sleale ed altro ancora”, ha detto Simone Vezzoni, presidente di Federmoda Confcommercio La Spezia.
Eppure, per capire la portata di questo fenomeno basterebbe dare uno sguardo ai numeri: secondo l’indagine di Confcommercio, nel 2023 l’abusivismo commerciale è costato alle imprese del commercio 9,1 miliardi di euro; la contraffazione 4,4 miliardi ed il taccheggio 4,8. Numeri che, ovviamente, si traducono anche in mancata occupazione oltre che nella riduzione dei ricavi. Ecco perché è importante che tutti – dai cittadini agli imprenditori fino alle istituzioni – siano coinvolti nella lotta al falso.
“L’eccellenza italiana del “Fatto in Italia” rappresenta uno stile di vita piuttosto che un modello di produzione. L’iniziativa di Federmoda – aggiunge Vezzoni – va proprio in questa direzione. Bisogna ricordare i prodotti realizzati in Italia identificano il Paese stesso”.