Dilaga l’abusivismo nell’area marina protetta del Parco delle Cinque Terre. La denuncia degli operatori in un comunicato congiunto, chieste maggiori tutele

La Spezia, 21 maggio 2024 – Cresce il fenomeno dell’abusivismo nel settore della nautica. A denunciarlo sono le associazioni di categoria Confcommercio La Spezia, Confartigianato La Spezia e Cna La Spezia che in un comunicato congiunto evidenziano come questi comportamenti, purtroppo sempre più diffusi, danneggino non solo la categoria degli operatori della nautica, ma violino l’ecosistema dell’Area Marina Protetta, mettendo in pericolo la tutela di un ambiente già di per sé fragile, come dimostrano i numerosi e ripetuti interventi da parte del Parco delle Cinque Terre.


“I fenomeni di abusivismo sono all’ordine del giorno ed è con grande rammarico che segnaliamo il ripetersi di queste pratiche scorrette. – spiegano Confcommercio La Spezia, Confartigianato La Spezia e Cna La Spezia -Da una parte ci sono le nuove aziende che si stanno astenendo dall’entrare nell’area marina protetta perché sono ancora in attesa dell’autorizzazione del Parco, dall’altra parte esistono altre realtà che impunemente ogni giorno navigano all’interno dell’area marina, violando palesemente le normative”.


Le associazioni, che hanno già segnalato questa piaga al Parco Nazionale delle Cinque Terre, chiedono dunque alle autorità competenti di incrementare i controlli e di attuare maggiori provvedimenti al fine di punire gli abusivi per disincentivare la nascita di altre attività che operano con slealtà.


“Le nostre aziende sono stanche di assistere quotidianamente a un fenomeno che viene lasciato impunito. – continuano le associazioni – Intervenire è necessario non solo per tutelare i nostri associati che hanno sempre operato con onestà, facendosi carico di richiedere tutte le autorizzazioni necessarie e adeguandosi ai regolamenti in essere, ma anche per rispettare e tutelare il territorio e non ultimo per garantire la sicurezza dei turisti che il più delle volte sono ignari del fatto di essersi affidati a operatori non professionisti”.

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