Al via domani i saldi estivi. Vezzoni: “Occasione unica per acquistare prodotti a prezzi irripetibili”
Domani il via ai saldi in tutta la Liguria e quindi anche alla Spezia. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro – pari a 88 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro.
STIMA DEI SALDI ESTIVI 2022 | |
Valore Saldi Estivi (miliardi di euro) | 3,1 |
Numero Famiglie che acquistano in Saldo (milioni) | 15,4 |
Acquisto medio a famiglia nei Saldi Estivi (euro) | 202 |
Acquisto medio a persona nei Saldi Estivi (euro) | 88 |
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio
“In questo momento di difficoltà delle famiglie dovute al caro prezzi, all’aumento dei costi della benzina, dell’energia e di altre voci importanti nel bilancio familiare, ci si aspettano dei saldi che definirei ‘tranquilli’ e non esaltanti come in passato – ha detto Simone Vezzoni, presidente Federmoda La Spezia e consigliere nazionale -. Speriamo comunque che i consumatori capiscano che quello dei saldi è un momento importante per poter accedere a dei prodotti scontati e di poterlo fare nei propri negozi di fiducia. A differenza di altri settori, quello del commercio dell’abbigliamento e delle calzature non ha adottato aumenti in questa stagione. Anche perché la stagione è iniziata a marzo e ritoccare i listini sarebbe stato scorretto. Nonostante ciò anche noi abbiamo subito il caro energia e tanti altri problemi. Però questo potrebbe essere un monito positivo perché significa che in saldo si possono fare davvero dei buoni affari. Non dimentichiamo inoltre che purtroppo abbiamo già visto che per l’estivo prossimo ci saranno degli aumenti e quindi quella di quest’estate può davvero essere l’occasione per mettersi in casa qualcosa a un prezzo irripetibile”.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base sui saldi:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5.Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
6. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.
Confcommercio e Federazione Moda Italia segnalano, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.