Ambulanti, presidente di Fiva risponde al ministro dello sviluppo economico

Un’agenzia di stampa riporta una notizia relativa alle funzioni relative alle concessioni per gli ambulanti. A spiegarne i criteri è il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda. Immediata la risposta del presidente di Fiva Giacomo Errico.

Qui di seguito la notizia di stampa:

COMMERCIO. CALENDA: A GARA SOLO AMBULANTI CHE AFFITTANO/FT “ALTRE INTERPRETAZIONI DIVERSE DA MINISTERO SONO SENZA TITOLO”. (DIRE) Prato, 15 feb. – “Vorrei chiarire una volta per tutte quello che e’ il principio del ministero dello Sviluppo Economico sulle funzioni relative alle concessioni per gli ambulanti. Il criterio e’ che chi lavora nella sua concessione deve essere mantenuto indenne dalla Bolkestein. Chi non lavora nella sua concessione e ha un numero ampio di concessioni che affitta deve fare le gare”. Lo spiega alla ‘Dire’ il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo CALENDA, a Prato al termine dell’incontro coi candidati locali del centrosinistra alle elezioni politiche. Poco dopo la conclusione del suo discorso, alla Camera di Commercio, CALENDA e’ stato intercettato da due venditori ambulanti, preoccupati per le interpretazioni che circolano in queste ore sulla nozione di ‘reddito prevalente’ ai fini dell’esenzione dall’obbligo di andare a gara per l’ottenimento della concessione, in ottemperanza alla direttiva Bolkestein. Sul punto, il ministro rivendica una linea di chiarezza e proprio per questo tiene a precisare: “Altre interpretazioni che circolano in questi giorni sono di parte che nulla hanno a che vedere” con la realta’ “e sono senza titolo- prosegue-. Perche’ l’unica interpretazione che puo’ essere data e’ quella del ministero dello Sviluppo Economico”. (Cap/ Dire) 19:56 15-02-18 NNNN

La risposta di Giacomo Errico:
Non metto in dubbio il principio che il Suo Dicastero persegue (o vorrebbe perseguire) sulla vicenda. Peccato che il comma 1181 della legge 205/2017 dica una cosa diversa e precisamente: “In relazione a quanto disposto dal comma 1180 e nel quadro della promozione e garanzia degli obiettivi di politica sociale connessi alla tutela dell’occupazione, le amministrazioni interessate prevedono, anche in deroga a quanto disposto dall’articolo 16 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, specifiche modalità’ di assegnazione per coloro che, nell’ultimo biennio, hanno direttamente utilizzato le concessioni quale unica o prevalente fonte di reddito per se’ e per il proprio nucleo familiare.”

Se la lingua italiana non tradisce il concetto espresso dalla norma, mi sembra che non compaia alcun riferimento al numero delle concessioni e che, anzi, vi sia un collegamento evidente fra attività d’impresa e reddito prodotto. E poiché questa è esattamente la nostra interpretazione (e non solo nostra) restiamo in attesa dei chiarimenti formali (peraltro già richiesti dalle Regioni) del Ministero. Se quelli di parte siamo noi, allora siamo in buona compagnia.

Così come probabilmente Le sfugge che anche gli affittuari utilizzano “direttamente” la concessione, essendone i titolari pro-tempore.

E peccato che, ancora una volta, non si sia voluto dare attenzione alle nostre osservazioni.

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