Le principali misure in materia fiscale del “Decreto Crescita”
A integrazione delle ultime circolari Fipe in ordine al D.L. 30 aprile 2019, n. 34, c.d. “Crescita”, convertito con modificazioni, dalla Legge 28 giugno 2019 n. 58 in materia di lavoro (cfr. circolare n. 66/2019) e in materia di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi (cfr. circolari Fipe n. 63/2019 e n. 65/2019), si trasmette un dossier di sintesi delle principali misure fiscali d’interesse per la categoria rappresentata. In particolare, sono stati approfonditi i seguenti temi:
1. revisione mini-IRES;
2. maggiorazione della deducibilità IMU dalle imposte sui redditi;
3. modifiche alla disciplina degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico;
4. reintroduzione di denuncia fiscale per la vendita di alcolici anche per i pubblici esercizi;
5. credito d’imposta per le commissioni riferite a pagamenti elettronici da parte di distributori di carburante;
6. agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare;
7. credito d’imposta per la partecipazione delle PMI a fiere internazionali.
Come si sarà già notato, tra le novità introdotte dalla conversione, figura la reintroduzione dell’obbligo, anche per i pubblici esercizi e gli esercizi di intrattenimento pubblico che intendano somministrare bevande alcoliche, di adempiere alla denuncia fiscale.
Si ricorda che il mancato possesso della predetta licenza fiscale, a norma dell’art. 50, commi 1 e 3, del Testo Unico delle Accise (D.Lgs n. 504/1995), può condurre all’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 3.000 euro.
Come si vedrà al punto 5 del dossier, l’art. 13 bis del Decreto in commento – introdotto in sede di conversione – ha modificato l’art. 29, comma 2, del citato Testo Unico, disponendo la soppressione dell’inciso (introdotto dall’art. 1, comma 178, L. n. 124/2017) che escludeva gli esercizi pubblici fra i destinatari dell’obbligo di presentare la denuncia fiscale.
E’ bene precisare che la novella normativa in commento non ha previsto la reintroduzione dell’obbligo di pagare il diritto annuale di licenza di cui all’articolo 63, comma 2, lettera e) del Testo Unico delle Accise, abrogato con il comma 5, dell’art. 21, Legge 23 dicembre 1998, n. 448.
Data la rilevanza della questione, la Federazione – che insieme con Confcommercio si è spesa durante l’iter parlamentare di conversione in legge del Decreto, manifestando la propria contrarietà alla reintroduzione di un obbligo che costituisce indubbiamente un aggravio burocratico per le imprese rappresentate – sta eseguendo i necessari approfondimenti con le Autorità competenti al fine di chiarire le modalità con le quali verrà data concreta applicazione a tale disposizione che, si ricorda, è già entrata in vigore.
Per una analisi più dettagliata del provvedimento si rinvia alla lettura di questo testo: clicca qui