Limitazioni all’entrata in città. Le linee guida danno risposta ai cittadini, al commercio e ai piccoli mezzi di consegna merci

La Spezia, 12 agosto 2024 – “Non si possono far prevalere gli interessi di pochi a discapito del bene della collettività. Ed è per questo che i dubbi sollevati da Confartigianato in merito alle nuove linee guida per lo scarico delle merci in città illustrate dall’Amministrazione comunale ci lasciano alquanto perplessi”. Sono queste le parole del direttore di Confcommercio Roberto Martini e del direttore di Cna Angelo Matellini.

Circa un mese fa gli assessori del Comune della Spezia Kristopher Casati e Marco Frascatore hanno infatti convocato le associazioni di categoria per presentare il progetto sperimentale che prevede delle limitazioni agli accessi nel centro storico da parte dei mezzi di trasporto merce – spiegano Martini e Matellini -. Il progetto dovrebbe essere operativo a partire dall’autunno, attraverso un’apposita ordinanza. In sede di riunione ci è stato spiegato come la scelta di limitare il via vai di furgoni e mezzi nelle principali vie della città nasca dalla necessità di assicurare la sicurezza dei pedoni e di garantire una migliore vivibilità del centro. Una pratica che in molte altre città italiane è già diventata una consuetudine. L’Amministrazione ci ha inoltre spiegato come i costi per il rifacimento e per la manutenzione della pavimentazione siano elevatissimi e doverci rimettere mano periodicamente sia insostenibile sia per una questione di spesa pubblica sia per i disagi che la presenza di un cantiere reca alle attività della zona”.

Il progetto prevede inoltre l’individuazione di quattro aree di sosta al di fuori della zona pedonale riservate allo scarico delle merci. Queste zone si trovano in prossimità del centro dalle quali è possibile raggiungere in breve tempo le varie attività commerciali dislocate in città. Ci saranno inoltre a seconda dei casi varie deroghe. “Ed è proprio questo il motivo che ha spinto le nostre associazioni a dare parere positivo. Il Comune infatti ci ha rassicurato sul fatto che gli stesi trasportatori avranno più spazi, ampi e sicuri, nelle adiacenze delle attività dove potersi fermare per il trasporto delle merci. Quello che al momento manca è la bozza con i punti di riferimento delle zone adibite a carico e scarico che saranno aggiunti e che riteniamo fondamentali per avere più chiara la situazione”

I cambiamenti sono spesso difficili da accettare e soprattutto in una fase iniziale le novità possono generare disagio e far storcere il naso a qualcuno – intervengono ancora i direttori di Cna e di Confcommercio -. Riteniamo però che con la collaborazione e la volontà di tutti si possano trasformare questi aspetti in un’opportunità di crescita per il nostro territorio. Come associazioni, il cui ruolo è quello di rappresentare e tutelare gli interessi degli imprenditori e della città, riteniamo di dover essere più lungimiranti e considerare il bene comune come una priorità, promuovendo scelte che, anche se inizialmente difficili da digerire per alcuni, porteranno nel lungo periodo beneficio a tutta la comunità. È normale che molti cittadini siano spaventati dalle novità perché i cambiamenti vanno a modificare abitudini consolidate. Ma il compito delle associazioni di categoria è un altro. Dobbiamo avere una visione più ampia, che guardi al bene comune e al futuro della città, promuovendo soluzioni che, pur comportando qualche sacrificio iniziale, porteranno benefici duraturi per tutti”.