Lo street food alla Morin penalizza chi lavora tutto l’anno
“A spazzare le speranze della festa del patrono San Giuseppe ci ha pensato l’inclemenza del tempo. Eppure, recita il decalogo del commerciante, verranno feste migliori. E Pasqua è occasione ambita perché il centro storico veda destarsi i registratori di cassa dal letargo di un inverno e di una crisi che sembrano non aver fine. Porte aperte, allora! Uova di cioccolato sugli scaffali, cartelle delle tasse nel cassetto e ricerca di un sorriso nascosto in qualche meandro di un’attività sempre meno facile e remunerativa. A rompere le uova nel paniere – e mai esclamazione fu più pasquale – la notizia che, proprio nei giorni della festa, arriveranno da ogni dove camion super attrezzati a somministrare alimenti e bevande sul lungomare”.
Sono le parole di Marco Buticchi, presidente della Federazione italiana pubblici esercizi della Spezia, che interviene rispetto all’organizzazione di “Street Food Gnam”, la manifestazione incentrata sul cibo di strada che si svolgerà dal 29 marzo al 2 aprile in Passeggiata Morin.
“Finita la festa, recita un adagio, gabbato lo santo: il commercio spezzino – prosegue Buticchi – resterà con porte aperte, colombe farcite impilate, tavoli dei ristoranti imbanditi e cartelle delle tasse da pagare. Ci piace sempre ricordare che le città vivono e risplendono di luci ogni giorno anche grazie all’attaccamento al lavoro di tutti quelli che aprono la saracinesca al mattino e pazientemente aspettano il dì di festa per vedere la sacrosanta remunerazione al loro sacrificio. Una migliore programmazione degli eventi, una maggiore attenzione sul rispetto delle norme e un minimo e democratico consulto con gli addetti ai lavori avrebbero evitato l’ennesimo colpo basso alle attività commerciali spezzine. Ci auguriamo che ciò avvenga in futuro per offrire ai nostri concittadini una città ‘aperta’ e luminosa in ogni giorno del calendario. Feste comprese. Lo sanno bene anche i bambini: non c’è peggior giornata che una festa rovinata”.