Ordinanza anti alcool alla Spezia insufficiente, un errore imporre agli esercenti controlli che non spettano loro
Il presidente Graziani: “Apprezziamo che il Comune abbia fatto marcia indietro però si sarebbero potuti evitare i ritardi ascoltando prima le Associazioni di categoria”
A seguito dell’integrazione dell’ordinanza del comune della Spezia diretta al contrasto dell’abuso di alcool, Confcommercio La Spezia esprime una soddisfazione parziale per l’ascolto, seppur tardivo, da parte dell’ente e rimane critica circa il ruolo dei commercianti.
“Riconosciamo all’amministrazione di aver fatto un passo avanti nell’ascoltare in parte le osservazioni della nostra Associazione rispetto all’iniziale decisione unilaterale e disastrosa, tuttavia il dietrofront non è sufficiente – dichiara il presidente di Confcommercio La Spezia Vittorio Graziani – Non è infatti compito dei commercianti un’azione di controllo stringente sugli acquirenti che esula dall’impedire l’acquisto dell’alcool a persone già in evidente stato di ebbrezza, un’azione preventiva che le attività ad oggi portano a compimento. Da parte nostra ribadiamo la consapevolezza che il contrasto all’abuso di alcool sia una priorità e a maggior ragione siamo favorevoli al blocco all’acquisto dopo le ore 21, valuteremo ogni possibile aiuto che possiamo mettere in campo, ma non si può sostituire il ruolo degli enti preposti alla verifica dell’abuso e alla prevenzione dei disagi con una categoria di imprenditori che per primi sono in difficoltà nello svolgere il loro lavoro davanti a situazioni di movida violenta. E’ evidente come il mancato utilizzo del confronto abbia portato a scelte sbagliate ed evitabili, auspichiamo che gli intoppi di questa ordinanza diventino un’esperienza di cui fare tesoro in futuro e in questa e altre decisioni siano coinvolte anche le associazioni di categoria come rappresentanti di interi settori economici.”
L’integrazione dell’ordinanza è visibile CLICCANDO QUI