Rapporto Ristorazione FIPE 2025: occupazione in crescita, ma le imprese calano. Il settore chiede di essere riconosciuto come parte essenziale del turismo italiano

La Spezia, 09 aprile 2025 – È stato presentato questa mattina a Roma, presso la sede di Confcommercio, il Rapporto Ristorazione 2025 a cura di FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Un documento che restituisce una fotografia composita del settore: da un lato l’occupazione continua a crescere (+6,7% i lavoratori dipendenti), con oltre 1,5 milioni di addetti, dall’altro il numero di imprese cala dell’1,2% rispetto al 2023, sintomo di difficoltà strutturali ancora persistenti.

Il valore aggiunto generato dal comparto si attesta a 59,3 miliardi di euro (+1,4% sul 2023), mentre i consumi superano i 96 miliardi. Il settore conferma inoltre il proprio carattere inclusivo: le imprese a guida femminile sono quasi 94.400, oltre 40mila quelle condotte da under 35, e più di 50mila quelle con titolari stranieri.

Il commento di Martina Riolino, presidente FIPE Confcommmercio La Spezia e imprenditrice spezzina:

«Il rapporto di quest’anno evidenzia, ancora una volta, come il nostro settore continui a dare molto al paese, soprattutto in termini occupazionali e di inclusione sociale. Accanto a questi dati positivi, resta però una fragilità meno visibile ma molto concreta: quella legata alla percezione e alla narrazione del comparto. Il modo in cui la ristorazione viene raccontata incide in modo diretto sulla sua attrattività e sulla sua forza economica, influenzando scelte politiche, culturali e persino occupazionali. L’analisi si riflette anche sul territorio spezzino, i settori della ristorazione e dell’alloggio infatti rappresentano il 14% delle imprese della nostra provincia.».

«Emblematico, in questo senso – prosegue Riolino – è il fatto che, nonostante i 23 miliardi spesi nel 2024 dai turisti stranieri nella ristorazione, il nostro settore non sia ancora riconosciuto pienamente come parte strutturale e strategica dell’offerta turistica italiana. Chi visita il nostro paese non lo fa solo per ammirare il patrimonio artistico o naturale, ma per vivere un’esperienza fatta anche di sapori, convivialità e cultura del cibo. La ristorazione è un elemento chiave del brand Italia, e va considerata e valorizzata come tale. Servono investimenti nella formazione e una narrativa diversa, più rispettosa del valore umano, culturale ed economico che la ristorazione rappresenta. La crescita dell’occupazione è un segnale incoraggiante, ma le difficoltà nel reperire personale qualificato ci ricordano che il lavoro va fatto anche sul piano dell’immagine e dell’identità del settore»