Snellire le procedure burocratiche se si vuole dare un futuro a questo Paese

Norme poco chiare, scadenze ravvicinate, sanzioni pesanti e una burocrazia che sta togliendo l’ossigeno a tutti quei professionisti che da marzo stanno lavorando senza sosta e con grande difficoltà a sostegno di tutte le imprese che nella fase di emergenza sanitaria si sono rivolte, e continuano a farlo, ai consulenti del lavoro, ai commercialisti, alle associazioni e agli uffici che si occupano di paghe, contabilità, fiscalità e tributi.
È un grido inascoltato quello delle aziende, delle associazioni, dei professionisti, dei tecnici le cui indicazioni e suggerimenti sono stati completamente disattesi. A sollevare la questione è Confcommercio Imprese per l’Italia La Spezia.
L’associazione di via Fontevivo sottolinea come non possa esserci un futuro per un Paese che proroga le scadenze sempre all’ultimo minuto, che annuncia normative poco chiare per modificarle subito dopo, che applica sanzioni pesanti nei confronti di chi sbaglia, senza tenere conto della reale possibilità di cadere in errore dinanzi a una mancanza di chiarezza e a un’incertezza sugli adempimenti.
Lo Stato, che dovrebbe assistere l’economia, la sta vessando non solo con le tasse ma con una burocrazia che rende tutto più complicato. Nella maggior parte dei casi, gli imprenditori, non svolgono per contro proprio le pratiche, ma si rivolgono ai professionisti. Quei professionisti che quindi si ritrovano a dover compilare domande e adempiere alle procedure per numerosi clienti e devono farlo in pochissimo tempo, considerate le frequenti scadenze ravvicinate.
Confcommercio, da sempre attenta e sensibile al benessere dei propri lavoratori, chiede al Governo e a chiunque ne abbia le competenze, di intervenire affinché il lavoro possa essere agevolato. È opportuno togliere o quantomeno ridurre al minimo le sanzioni previste, prorogare le scadenze. È necessario che le norme siano chiare, precise e complete. Ed è fondamentale snellire le procedure burocratiche. Infatti, proprio la burocrazia e la complessità delle norme sono state troppo spesso un freno alla rapida applicazione delle misure governative e al dispiegarsi dei loro effetti positivi.
La sensazione è, invece, che si voglia scaricare agli addetti l’inefficienza e l’inadeguatezza delle misure e di un apparato burocratico poco flessibile.

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