Visione e Innovazione: Carlo Cioli e la Confcommercio La Spezia negli Anni ’80

Nel 1975 ho aperto un negozio nel quartiere di Migliarina e mi sono associato ben volentieri alla Confcommercio della Spezia. Dieci anni dopo, nel 1985, sono stato eletto presidente e ho sentito la responsabilità di traghettare i nostri settori economici verso gli anni ‘90. All’epoca la città era in pieno sviluppo, specialmente dal punto di vista del commercio. Il clima favorevole e l’entusiasmo dettato dal benessere economico trascinavano l’Associazione verso un’attività vivace che ci ha portati, nel 1986, a collaborare con la facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze per redigere uno studio sullo sviluppo della città nel futuro. Il progetto prevedeva soprattutto di ridare il fronte mare ai cittadini, pensando al porto in modo diverso, ovvero a un porto costruito su un’isola artificiale direttamente in mare, un’idea all’epoca visionaria e futuristica. Le navi avrebbero attraccato dunque in acqua senza intaccare la parte destinata alla fruizione dei bagnanti. L’ottantesimo anniversario dalla nascita di Confcommercio La Spezia fa scaturire inevitabilmente dei ricordi molto belli del mio mandato e non solo. L’associazione è sempre stata in primo piano sul territorio e, insieme ai miei collaboratori, abbiamo lavorato bene e a lungo. Un’occasione importante impone tuttavia di guardare al futuro: penso che la nostra provincia debba spingere sullo sviluppo del turismo organizzato, un settore che cresce rispetto all’industria e al commercio. E se la chiave per la sopravvivenza è diversificare il tessuto economico, allora è necessario che dal nucleo saldo del turismo si continui a lavorare sulla cantieristica, nautica da diporto, i servizi legati alla blue economy e le strutture ricettive.

Il presidente di Confcommercio La Spezia dal 1985 al 1989

Carlo CIOLI

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